martedì 6 marzo 2012

Becky Brown

Becky Brown è la fondatrice dell'associazione "Women in the Wind" (WITW), attiva  nel promuovere  l'immagine delle donne motocicliste nel mondo. Alla sua nascita, nel 1979, l'associazione contava solo 10 membri. Ai primi del 2000, i membri erano diventati 1400, non solo negli Stati Uniti ma anche nel Regno Unito ed in Australia. Becky Brown iniziò la sua carriera motociclistica come passeggera, o "zavorrina" che dir si voglia, ma a metà anni '70 decise di passare lei alla guida. Aiutata da un suo collega di lavoro, imparò i rudimenti della guida su una vecchia 125cc. Non passò molto tempo che Becky comprò la sua prima moto, una Honda 4 cilindri da 350cc. Poco tempo dopo fece la sua prima guida su una Harley-Davidson, di cui si innamorò immediatamente. Nel 1973 aquistò una Harley-Davidson 1000cc XLCH Sportster.
Una volta Becky disse: "Ho cavalcato cavalli per tutta la mia infanzia. Stare in sella a loro mi regalava una sensazione di libertà. Cavalcare una moto mi regala un prolungamento di quella sensazione."
La sua Sportster fu gradualmente modificata, fino a diventare un chopper. Negli anni '80 guidò altre Harley, tra cui una Superglide ed una Heritage-Softail. Dopo l'acquisto della sua prima moto, Becky decise di trovare altre donne che come lei condividevano la passione per le due ruote. Nella primavera del 1979 pubblicò un annuncio su un giornale locale, al quale risposero entusiaste dieci motocicliste. La prima uscita fu fatta lungo il fiume Maumee. A quell'epoca, come ebbe modo di dire poi, Becky non aveva idea che quel gruppetto sarebbe diventato un'organizzazione internazionale con centinaia di membri. Ad una delle prima uscite partecipò anche una giornalista locale, che durante l'intervista chiese: "Come vi debbo chiamare, ragazze ?"
Dopo una breve riunione in un vicino ristorante, fu scelto il nome di "Women in the Wind".
Nel 1983 a Chicago nacque il secondo club del WITW, e durante gli anni '80 numerosi altri club si formarono in Illinois, Indiana, Ohio e Wisconsin. Sotto la guida di Becky, ai primi del 2000 i club erano 60 in tutto il mondo. Nonostante sia stata la forza trainante del WITW, Becky non ha mai ricoperto la carica di presidente dell'associazione. Questo perché non voleva che altri pensassero che le sue azioni fossero motivate da vanità.
Nel 1996 fece il suo primo viaggio aereo, andando a trovare il club britannico del WITW. In seguito, attraversò la Grecia, naturalmente in moto.
La sua storia fu immortalata nel documentario "She Lives to Ride" di Alice Stone.
Negli anniil numero di membri e di club del WITW è salito costantemente, i produttori di motociclette hanno iniziato a produrre moto pensate per le donne, più piccole e maneggevoli, così come sono nate linee di abbigliamento tecnico specifiche per il gentil sesso. L'associazione ha cercato di aiutare le donne che volevano avvicinarsi al motociclismo anche cercando di far sparire lo stereotipo che vedeva tutte le donne motocicliste come "ragazzacce".
Oggi vive in una tenuta vicino alla cittadina natale, ha una figlia e due nipoti.
Nel 2002 è entrata nell'AMA Motorcycle Hall of Fame.



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