sabato 10 marzo 2012

Sulle zavorrine

Fino ad ora in questo blog si è parlato solo di motocicliste pilotesse, ma esiste anche un'altra categoria, cioè le motocicliste passeggere, chiamate anche "zavorrine".
Quando si dice "zavorrina", l'immagine che viene in mente è più o meno questa:
Insomma, la donna passeggero è vista come una "zavorra", che sopporta a stento la "fissazione" del marito/fidanzato/compagno per la moto, che rompe le scatole ogni volta che lui vuole uscire con gli amici motociclisti, che quando parte per le ferie (naturalmente in moto) si porta valigie su valigie anche per due giorni...
L'altra immagine che viene alla mente invece è la classica donna "oggetto", in moto dietro al suo lui con stivali coi tacchi e perizoma di fuori.
Insomma, lo stereotipo della zavorrina non è molto gradevole. Ora, qui non si mette in dubbio che esistano le due categorie di passeggere qui sopra citate, ma che esistono molte altre passeggere che invece sono Motocicliste a tutti gli effetti.
Va premesso che, sebbene per talune persone valga l'equazione: motociclista=possessore di moto, personalmente ritengo che l'essere motociclisti sia qualcosa di più ampio.
Spesso si dice che esistono Motociclisti con la "M" maiuscola e motociclisti con la "m" minuscola.
Se i primi macinano migliaia di chilometri indifferentemente sotto il sole o sotto la neve, gli ultimi solitamente usano la moto solo nella bella stagione e per brevi spostamenti, alle prime gocce di pioggia prendono l'auto.
Aldilà del che si possa o meno condividere questa distinzione, rimane il fatto che tale idea è piuttosto diffusa all'interno del mondo delle due ruote.
Allora, provando ad estendere il concetto, proviamo a chiederci chi è più "motociclista" tra un uomo che usa la moto tre mesi l'anno in estate o una donna che, sebbene non guidi, si faccia centinaia di chilometri di fila, sotto il sole cocente o la pioggia battente, seduta su un posto striminzito e con un pesante zaino sulle spalle, senza fiatare e felice di quello che sta vivendo, perché ama la moto quanto e (forse) più del suo compagno alla guida. Non è nemmeno detto che tutte queste donne siano passeggere "per forza", perché impossibilitate a comprarsi una moto loro. Alcune, nonostante la possibilità, preferiscono rimanere passeggere. Chi siamo noi per giudicare le loro scelte ?
Quindi sì, personalmente ritengo che anche talune zavorrine siano Motocicliste a tutti gli effetti.
Una piccola digressione sul termine "zavorrina". So che per alcune persone, donne ma anche uomini, tale appellativo è considerato sgradevole o addirittura offensivo. Qui non si vuole mancare di rispetto a nessuno, ma personalmente ritengo che ad oggi il termine è usato universalmente per identificare le passeggere ed ha oramai perso l'iniziale connotazione negativa.
Quindi, come scritto nel primo post di blog, qui si parlerà anche di zavorrine.

Ah. naturalmente esistono anche gli "zavorrini", ma di questo, forse, se ne parlerà un'altra volta...

Nessun commento:

Posta un commento